Potere costituente e potere costituito

Tra i tanti insulti, invettive e interdizioni che nei giorni scorsi si sono riversati contro la Corte costituzionale, rectius, gran parte dei suoi membri, evidenzia l'idea che cerca di sottolineare il presunto primato del parlamento, anche al di sopra dell'autorità della Corte costituzionale che, nel nuovo ordinamento, è il massimo custode della soggezione dei pubblici poteri alla Costituzione. Tale idea si basa sull'errata tesi che il parlamento incorporasse la sovranità popolare, come potere costituente, a tutto tondo e senza limitazioni. Come possiamo vedere nell'articolo 66 della Costituzione, le Cortes rappresentano il popolo spagnolo, ma non sono sovrane. Rappresentano il popolo nel corso ordinario dei suoi poteri costituzionali, ma non incarnano la sovranità, che continua a rimanere nel popolo spagnolo (articolo 1.2 CE), da cui emanano, come poteri costituiti, tutti quelli dello Stato. Nessuno è sopra l'altro. Singolarmente, i Tribunali non hanno alcun potere al di fuori della Costituzione, poiché l'inviolabilità personale di deputati e senatori, ex art. 66.3, comma XNUMX, Cost., non implica l'immunità delle loro leggi. Il contrario significa imboccare la strada della Convenzione nazionale francese del 1792, incarnazione, secondo la terminologia di Carl Schmitt, della dittatura sovrana di un potere che rifiuta ogni limite nell'esercizio delle sue funzioni, e che cerca di imporsi a tutti i costi e ad ogni costo, come ha fatto la suddetta Convenzione attraverso il cosiddetto Comitato di Sanità Pubblica. Standard Notizie correlate Sì La Corte costituzionale sospende il piano giudiziario di Sánchez Nati Villanueva Con sei voti contro cinque, i magistrati del TC hanno deciso di paralizzare gli emendamenti presentati dal PSOE e UP per riformare al Congresso e attraverso la porta di servizio il CGPJ e il TC Dopo la seconda guerra mondiale fece fortuna la tesi kelseniana della piramide normativa, alla cui testa la Costituzione situa, affidando a uno specifico organo, tribunale o tribunale delle garanzie costituzionali, la missione di conservare il proprio primato sui poteri pubblici che, come i poteri costituiti devono rispettarlo in ogni momento. Nelle parole della Corte costituzionale, è implicito che vi sia un dovere di lealtà alla Costituzione, la cui osservanza è obbligatoria per dette autorità pubbliche. Si impone che il parlamento, nella sua qualità di potere costituito, debba garantire, prima facie, che le sue decisioni siano conformi, in ogni momento, alla Costituzione e al resto dell'ordinamento giuridico. Che così sia per tutti i pubblici poteri deriva, inescusabilmente, dalla condizione di costituzionalità e di diritto del nostro Stato. L'autonomia parlamentare non può in alcun modo servire da pretesto perché una Camera si ritenga legittimata ad attribuire il potere di violare l'ordine costituzionale. Al contrario, sui parlamentari incombe un dovere qualificato di rispetto della Costituzione, impegno a svolgere le proprie funzioni in conformità con essa. Quando il parlamento ignora consapevolmente, deliberatamente e intenzionalmente una consolidata dottrina costituzionale, espressa nella STC 119/2011, che richiede un minimo di omogeneità tra le iniziative legislative e le modifiche presentate, elimina la presunzione di legittimità costituzionale di cui godranno le norme elaborata dai tribunali ordinari, con conseguente intervento forzato della Corte costituzionale. Se questo riesce a violare i diritti delle minoranze parlamentari, rappresentanti del popolo spagnolo, il percorso obbligato è il ricorso per amparo, per presunta violazione dell'articolo 23 della Costituzione. In questa situazione, le misure cautelari sono possibili, in quanto sono contenute nell'articolo 56.2 della Legge organica della Corte costituzionale: "La Camera o Sezione può adottare tante misure cautelari e deliberazioni provvisorie quante sono previste dall'ordinamento giuridico, che, per loro natura, possono trovare applicazione nel processo amparo e tendere ad evitare che il ricorso perda il suo oggetto”. Addirittura, in via molto cautelativa, visto che lo prevede la stessa norma. Insomma, le delibere prese lunedì dalla Corte, per quanto sorprendenti possano sembrare, non fanno altro che applicare l'ordinamento giuridico, rispondendo a possibili infrazioni costituzionali di altri organi dello Stato. Si può persino dire, parafrasando il mugnaio Hansque, che fortunatamente ci sono ancora giudici a Madrid. L'AUTORE Carlos Bautista È dottore in giurisprudenza dal 2014.