L'accesso alla disoccupazione è un buon scudo sociale per i lavoratori autonomi

Era giusto che lo Stato, una volta per tutte, si impegnasse attraverso il Potere Legislativo per appianare le disuguaglianze nell'accesso alla tutela dei lavoratori autonomi rispetto ai sussidi di disoccupazione. Sulla stessa linea, il sistema contributivo è stato migliorato, più focalizzato, come è giusto che sia, sul reddito. Entrambi i problemi sono uno shock per i lavoratori autonomi

Infine, si può affermare che i lavoratori autonomi hanno raggiunto, dopo decenni di richiesta, che il nuovo sistema contributivo che li governa si basa, principalmente, sul reddito reale che percepiscono mensilmente. In questo senso il settore ha applaudito, in larga misura, all'impegno dello Stato e ha delle certezze, visto che è già stato pubblicato sulla BOE.

Sulla stessa linea, è stato adeguato il tasso di disoccupazione dei lavoratori autonomi, misura volta a facilitare l'accesso dei datori di lavoro a un beneficio derivante dalla cessazione dell'attività. Si prevede quindi che questa nuova legge entri in vigore nel prossimo esercizio finanziario annuale, ovvero entro l'anno 2023. Nello specifico, si afferma che è possibile presentare domanda per tale aiuto dopo aver contribuito, almeno per 12 mesi, a i 24 mesi precedenti la situazione che lo giustifica; sì, non devono essere correlativi.

Tuttavia, possono sorgere dubbi da parte dei beneficiari, quindi a questo scopo può essere consultato in enti come Consulenza ATC, che hanno già preparato una dettagliata sintesi pedagogica con l'intento di chiarire i dubbi e rafforzare la conoscenza dei diritti che assistono questi lavoratori autonomi.

Di seguito una sintesi delle diverse situazioni che possono verificarsi e di come la nuova normativa contempli l'accesso agli aiuti, nonché i requisiti che devono essere soddisfatti al riguardo.

Cosa succede quando l'attività diminuisce?

In tal caso, si può ricorrere alla percezione della cosiddetta disoccupazione parziale che consente, da un lato, di percepire il beneficio e, dall'altro, di mantenere l'attività economica dell'impresa; si, con un'attività ridotta. Un'altra novità è quella Per accedere a tale beneficio è stato sradicato l'obbligo che impediva ai lavoratori che, superata l'età pensionabile, di mantenere l'impresa. In particolare, il relativo aiuto è proporzionale al 50% della base contributiva e, in ogni caso, può essere richiesto senza sosta nel RETA, né deve accecare l'impresa. Tuttavia, un requisito essenziale per accedere all'aiuto è dimostrare un calo del 75% del livello di reddito, cioè se non vi sono lavoratori dipendenti, poiché se ci fosse, tale riduzione dovrebbe essere mantenuta per due trimestri; oltre a decretare la riduzione dell'orario di lavoro o la sospensione dei contratti, almeno, del 60% dell'organico e non ottenere un reddito superiore alla SMI.

Cause di forza maggiore e come giustificarle

Cosi quando è provata l'esistenza di una dichiarazione di emergenza che è stata pronunciata da un'autorità competente, come, ad esempio, i confinamenti derivati ​​dal Covid-19, un lavoratore autonomo potrà beneficiare di tale aiuto. Inoltre, è necessario certificare a 75% di calo dei ricavi aziendali, prendendo a riferimento lo stesso periodo dell'anno precedente, a rispettare la neutralità dei dati, e rispettando, come nel caso sopra descritto, la sfumatura che il reddito del lavoratore autonomo non ecceda la retribuzione minima interprofessionale . Date le circostanze, avrai il diritto di richiedere un beneficio parziale e l'importo da pagare sarà il 50% della base normativa. In questa modalità è contemplato anche il fatto di non cessare l'attività.

In sintesi, questa maggiore protezione sociale per i lavoratori autonomi arriva dopo un ampio dibattito e riflessione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Almeno, questi miglioramenti alleviano, in parte, la disparità di opportunità che i lavoratori autonomi hanno sempre avuto per ricevere un'indennità contributiva, sebbene le difficoltà economiche li abbiano sempre colpiti pienamente. È una giustizia sociale che è rimasta e che tra pochi mesi entrerà pienamente in vigore.