L'Audi ha un gap in Formula 1 dal 2026

La casa automobilistica tedesca Audi farà il suo debutto in Formula 1 nel 2026 come collaudatore di motori, ha annunciato il CEO Markus Duesmann in una conferenza stampa a Spa-Francorchamps a margine del Gran Premio del Belgio venerdì.

L'Audi si ritirerà dal suo motore ibrido a Neuburg an der Donau in Baviera, in Germania, e unirà le forze con un team di F1 "che sarà annunciato alla fine dell'anno", ha spiegato Duesmann.

Secondo la stampa specializzata, questa alleanza potrebbe chiudersi con la Sauber, che attualmente gareggia come Alfa Romeo e ha motori Ferrari. Audi si unisce a Mercedes, Ferrari, Renault e Red Bull (con tecnologia Honda) come produttore di motori.

Questo annuncio arriva a dieci giorni dall'approvazione, da parte del FIA World Motor Sport Council, di un regolamento sui nuovi motori a partire dal 2026.

“E' un momento perfetto con il nuovo regolamento: la F1 cambia in un modo che abbiamo lasciato in eredità, con uno importantissimo dell'elettricità” nel motore ibrido, ha sviluppato Duesmann, presente in Belgio insieme a Stefano Domenicali, boss della Formula 1, e Mohammed Ben Sulayem, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA).

I motori, ibridi dal 2014, tenderanno dal 2026 ad un aumento dell'energia elettrica e utilizzeranno carburanti sostenibili al 100%, requisito per il marchio tedesco.

Audi, come il gruppo Volkswagen nel suo insieme, è impegnata nel passaggio alla tecnologia elettrica e vuole mostrare la vetrina della F1 dei suoi progressi e ambizioni più ecologici.

La possibilità di creare una squadra da zero è stata rifiutata e tutto perché indica che, attraverso una collaborazione o un acquisto, la porta più probabile dell'Audi verso la F1 sarebbe quella della struttura svizzera della Sauber, che attualmente corre come Alfa Romeo.

Dopo l'annuncio di Audi, Porsche dovrebbe presto annunciare il suo ingresso nell'élite del motorsport. Nell'ambito del marchio perso dal gruppo Volkswagen, Duesmann ha precisato che ci sarebbero stati "programmi completamente diversi", con la struttura dell'Audi in Germania e le prestazioni di base della Porsche nel Regno Unito.

Questa precisione apre le porte a una possibile collaborazione tra Porsche e Red Bull, attraverso l'acquisto del 50% del team austriaco.