Gli insegnanti in Catalogna affermano che il 25% delle materie scolastiche viene insegnato in spagnolo

La piattaforma Escuela de Todos, che riunisce una dozzina di enti favorevoli al bilinguismo scolastico, ha pubblicato un video con il parere di diversi insegnanti della Catalogna per sostenere la campagna avviata poche settimane fa con l'obiettivo di unire genitori e insegnanti, principalmente , in modo che la Generalitat rispetti l'ordine della Corte Superiore di Giustizia della Catalogna (TSJC) di applicare il 25 per cento delle materie in spagnolo in tutte le classi.

Nella clip, trasmessa sui social network internet della piattaforma, intervengono sette professori di scuole superiori e universitari difendendo i diritti linguistici di tutti i catalani e sostenendo il bilinguismo. Allo stesso modo, i partecipanti ricordano che i tribunali hanno impostato il modello, basato sulle leggi, come quello della "congiunzione linguistica", che non ha più alcun effetto sull'immersione che viene applicata al cento per cento delle materie in catalano.

Sonia Sierra, insegnante di Lingua e Letteratura Spagnola, ha affermato che “vogliamo una scuola in cui i diritti di tutti gli studenti siano rispettati e tutti possano studiare con pari opportunità”. Jorge Calero, professore di Economia applicata all'Università di Barcellona, ​​avverte sobriamente "il monolinguismo nella scuola catalana" che, lungi dall'essere inclusivo, è "un'imposizione che danneggia le classi più svantaggiate e gli studenti con bisogni speciali".

Appare anche Iván Teruel, professore di lingua spagnola, che difende che l'istruzione "non è un ostacolo alla mobilità con altre comunità autonome" per consentire l'integrazione di studenti di madrelingua spagnola che provengono da altri paesi. E Pilar Barriendos, insegnante di Orientamento scolastico, che sottolinea che i bambini di lingua spagnola hanno maggiori probabilità di bocciare a scuola rispetto a quelli di lingua catalana.

Anche il video che interviene nel video è Álvaro Choi, professore di Economia all'Università di Barcellona, ​​​​​​che verificherà che i tribunali abbiano ratificato che il modello scolastico in Catalogna è la "congiunzione linguistica" e che garantisce la scolarizzazione. “in catalano e in spagnolo”. E anche Carlos Silva, docente di Lingua inglese, che sottolinea denunciando che "la Generalitat sta spingendo i centri educativi alla disobbedienza e alla legalità" e "sta costringendo i Consigli scolastici, formati da minori, lavoratori e genitori a posizionarsi pubblicamente contro la costituzione linguistica modello, violando così i loro diritti fondamentali.

Insomma, Chari Gálvez, professore di scienze, che cita i progetti linguistici di scuole e istituti, che "dovrebbero riflettere la realtà linguistica dei centri educativi", in questo senso, Gálvez indica che almeno il 25 per cento di spagnolo e catalano, " non è un attacco a nessuno” ma “una garanzia dei diritti di tutti”.