La Commissione Europea approva il nuovo Piano di Politica Agricola Comune Legal News

La Commissione Europea ha approvato questo mercoledì il Piano Strategico della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027 presentato dalla Spagna. Una PAC "più equa, più sostenibile e più sociale, che avrà il budget e gli strumenti necessari per muoversi verso un'agricoltura più innovativa e digitale, con un focus sul ricambio generazionale", secondo il ministro dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione, Louis Piani.

Insieme al piano per la Spagna, la Commissione Europea ha approvato anche i piani per altri 6 Stati membri: Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia e Portogallo.

Con il piano sono cessate le misure di sostegno allo sviluppo rurale, sia quelle promosse dalle comunità autonome sia quelle di competenza statale. Pertanto, il piano racchiude in un unico documento le misure di programmazione che nei periodi passati erano distribuite attraverso i diversi Piani autonomi di sviluppo rurale, approvati in periodi diversi, che potevano iniziare ad essere gestiti senza indugio, come avveniva nei precedenti PAC.

Novità principali

Il piano è uno strumento chiave per facilitare la risposta dell'agricoltura alle esigenze ambientali e sociali della società. Per fare questo, è necessario apportare cambiamenti profondi ma graduali, per realizzare un'agricoltura più equa, più redditizia e sociale.

Gli agricoltori e allevatori spagnoli riceveranno più di 4.800 milioni di euro all'anno in aiuti diretti, di cui il 61% andrà al sostegno al reddito (attraverso l'aiuto di base e il pagamento ridistributivo), il 23% al pagamento di impegni ambientali (eco-regimi), 14% per aiuti associati ad alcune produzioni e attività zootecniche e 2% per il pagamento integrativo ai giovani.

Tra le principali novità del piano, il settore partirà dal 2023 con il nuovo pagamento ridistributivo, un contributo al reddito aggiuntivo dei primi ettari di ciascuna azienda volto a favorire la ridistribuzione delle risorse verso le piccole e medie aziende, nella loro prevalentemente familiare e professionale.

Allo stesso modo, il piano riserverà circa 230 milioni di euro all'anno per aiuti specifici ai giovani, attraverso il pagamento complementare di aiuti diretti e fondi di aiuto rurale destinati al potenziamento del primo impianto. Un'altra delle grandi novità è che le donne che si stabiliscono davanti a un'azienda agricola riceveranno un ulteriore 15% oltre al sostegno al reddito percepito dai giovani.

Oltre agli aiuti diretti, il piano prevede una previsione annua di 582 milioni di euro per i programmi settoriali (ortofrutta, vino, apicoltura) e di 1.762 milioni di euro per il gas pubblico totale per le misure di sviluppo rurale. Tra questi ultimi, le azioni principali sono destinate agli investimenti (740 milioni di euro, di cui il 44% sarà per investimenti con sanzioni ambientali); 370 milioni di euro per gli agricoltori che assumono impegni ambientali pluriennali; 160 milioni di euro per i programmi LEADER; 140 milioni di euro per le aziende agricole che svolgono la loro attività in zone a limitazioni naturali; 135 milioni di euro all'anno per l'insediamento di giovani agricoltori; e 70 milioni di euro all'anno per interventi di innovazione, consulenza e formazione.

eco-regimi

D'altra parte, il piano include l'impegno della Spagna per gli obiettivi del Green Deal europeo. Per questo motivo, il 23% del budget della PAC sarà destinato alla realizzazione di pratiche agricole o zootecniche benefiche per il clima e l'ambiente, attraverso i cosiddetti eco-regimi, pensati per essere ampiamente accettati.

Gli ecoregimi includono pratiche come il pascolo estensivo, il mantenimento dei pascoli, la rotazione delle colture, l'agricoltura di conservazione, le aree coperte di vegetazione o le aree designate per la biodiversità. Si tratta di misure volontarie, che gli agricoltori devono analizzare fin da questo momento per poter scegliere di fare domanda di tirocinio l'anno in cui arrivano per ottenere questi aiuti aggiuntivi, oltre a contribuire al raggiungimento delle sanzioni ambientali.