La Suprema Corte dichiara che la responsabilità per malattia professionale è congiunta quando vi sono successivi supervisori · Notizie legali

Ogni azienda risponderà da parte sua. Lo ha stabilito la Suprema Corte con una recente sentenza con la quale unifica la dottrina e revoca la responsabilità solidale di più imprese e dichiara la responsabilità solidale in relazione all'indennizzo di un lavoratore per i danni causati da una malattia professionale. I magistrati ritengono che se è possibile individuare la responsabilità di ciascuna azienda nell'attenzione al tempo di servizio del lavoratore in ciascuna.

professionista della malattia

Il lavoratore, al quale era stata riconosciuta l'incapacità permanente alla professione abituale a causa di una malattia professionale, ha citato in giudizio le società per le quali aveva prestato servizi chiedendo il risarcimento dei danni.

Dopo un lungo iter giudiziario, il Tribunale Superiore della Galizia ha condannato l'azienda a risarcirla con 52.000 euro e ha dichiarato che la responsabilità doveva essere congiunta e multipla, non congiunta come aveva dichiarato in precedenza il Tribunale Sociale, ritenendo che "non era possibile determinare contrari nel richiedere il grado di imputazione di responsabilità che potrebbe corrispondere a ciascuno di essi, fermo restando che tali dipendenti possono far valere la propria percentuale di responsabilità ex art. 1145 c.c..»

Responsabilità individuale

Al riguardo, la Suprema Corte, che si era già pronunciata sulla responsabilità delle mutue assicurative, rispetto alla quale corrisponde al momento in cui si verifica l'eventualità, e nel caso di malattia professionale, - in cui l'evento causale non si verifica a un momento specifico e determinato, ma piuttosto che si sviluppi nel tempo fino all'esternalizzazione dei disturbi-, sostiene che la responsabilità deve essere imputata agli enti concorrenti proporzionalmente al tempo di esposizione del lavoratore ai rischi.

Così, ora la Suprema Corte si pronuncia sobria sulla responsabilità delle imprese in quanto risarcisce i danni derivanti da malattia professionale, e sostiene che la responsabilità sia congiunta tra le diverse imprese coinvolte.

Ed è che secondo l'Alta Corte la solidarietà va dichiarata solo quando non è possibile individuare la responsabilità di ciascuna società coinvolta nella produzione del danno, così che quando è possibile individuare la responsabilità di ciascuna di esse a seconda nel momento in cui per ciascuno di essi si è materializzato il successivo service de services da parte del lavoratore, si deve applicare la regola del commonwealth.

Tale dottrina sulla responsabilità delle mutue assicurative può essere estrapolata alla responsabilità delle imprese, parimenti, come spiegato dalla deliberazione del risarcimento della responsabilità, va dichiarata anche proporzionalmente al tempo di esposizione del lavoratore al rischio, e se può essere individualizzato per ciascuna azienda e, a seconda del tempo per il quale il lavoratore ha prestato servizi per ciascuna di esse, sarà congiunto; e solo se l'individualizzazione non è possibile sarà solidale.

Pertanto, come in questo caso ove l'individualizzazione sia possibile, la Suprema Corte accoglie il ricorso per revocare la sentenza sulla responsabilità solidale e sostituirla con la responsabilità solidale, in base all'anzianità di servizio del lavoratore per ciascuna delle imprese condannate.