Il Tribunale di Navarra si rifiuta di ridurre una pena di 7 anni di carcere per uno stupro · Notizie legali

La seconda sezione del tribunale provinciale ha svalutato la revisione di una condanna a 7 anni e 6 mesi di reclusione inflitta per un reato di violenza sessuale (stupro) perpetrato a Pamplona, ​​ritenendo che la pena si adatti anche al nuovo regolamento legale.

La sentenza è stata emessa il 31 maggio 2018. Dopo l'entrata in vigore della nuova riforma legislativa il 7 ottobre 2022, la difesa ha depositato istanza di revisione della sentenza. Ha chiesto che la pena sia ridotta a 5 anni di reclusione.

Sia la Procura della Repubblica che l'accusa privata si sono opposte alla revisione della sentenza.

Nella risoluzione giudiziaria, impugnabile dinanzi alla Corte Superiore di Giustizia di Navarra (TSJN), i magistrati spiegano, innanzitutto, che la sessione plenaria del Tribunale provinciale ha deciso il 24 novembre di non ridurre le pene in quei casi in per i quali la pena stabilita può essere imponibile anche ai sensi del nuovo quadro normativo.

Nella causa processata, la Corte evidenzia che nella sentenza del 2018 non ha inflitto la pena minima prevista per la forma giuridica di allora. La condanna a 7 anni e 6 mesi fissata, aggiungono i giudici, è stata trovata nella metà inferiore della fascia penale.

In base alla nuova normativa, la fascia della metà inferiore va dai 4 agli 8 anni, che, in una sentenza dei magistrati, ha stabilito che allo stato «è anche soggetta a tassazione».