Il Bernabéu, banco di prova per gli allenatori del Barcellona

Rifiuta il ruolo di favorito. Il Madrid è il leader e gioca al Bernabéu. Xavi ha le idee chiare. Per quanto le partite di Chamartín abbiano un certo sapore di rinnovamento per gli allenatori del Barcellona negli ultimi tempi. Dall'arrivo di Cruyff, tutti cercano una variante che nonostante la squadra bianca. L'olandese è stato il primo a sorprendere in una classica. La sua innovazione nel calcio moderno ha avuto un episodio separato al Bernabéu. Il 19 ottobre 1991, quando ha condiviso un sobrio Butragueño con Guardiola e in seguito è tornato al suo solito posto, provocando la reazione del culé.

Rijkaard si è affermato anche sul campo di Madrid. Nel novembre 2005 opta per la proprietà di un giovane Messi (18 anni) arrivato instancabilmente dopo aver giocato con la sua nazionale.

L'argentino ha regalato il primo gol a Eto'o e ha visto gli applausi per Ronaldinho (0-3).

Ma senza dubbio il grande innovatore del Bernabéu è stato Pep Guardiola, con un'ampia gamma di opzioni che ha smantellato il Madrid. Il più eccezionale coincide con l'iconico 2-6 nel maggio 2009. L'allenatore ha spostato Henry ed Eto'o nelle fasce e ha messo Messi come un falso "9". Non solo ha segnato, ma è stato l'inizio di un lungo idillio per Rosario con una posizione in cui ha battuto numerosi record di gol. Un anno dopo ha optato per Puyol come esterno e Alves come giocatore interno per fermare Cristiano e Benzema. Risultato: 0-2. A inizio 2011-12 riutilizzò l'invenzione che tanto funzionò nella finale del Mondiale per Club contro il Santos: tolse le ali e mise tutti i 'giocatori' (Busquets, Xavi, Iniesta e Cesc) al centro del campo , con Messi libero e Alexis come un falso '9'. Il Barça ha vinto ancora (1-3).

Ora tocca a Xavi, che contro l'Atlético ha già mostrato segni di capacità di sorprendere piazzando Alves a centrocampo e interrompendo l'approccio di Simeone. Dal discorso dell'Egarense emerge che c'è un'alternativa preparata. “Ho le idee chiare, ma la vedrai domani. In allenamento sistemeremo le cose e l'approccio si vedrà subito con la formazione”, ha spiegato prima dell'ultimo allenamento, mantenendo l'incertezza sul fatto che giocherà con tre attaccanti o rafforzerà il centrocampo. Oggi si gioca il dottorato.