Gabriel Olivares ha optato per sei Max Awards for Performing Arts

'Las hermanas de Manolete', di Gabriel Olivares (Albacete, 1975), vanta sei nomination ai Max Awards for Performing Arts, indetti dall'Aisge e che quest'anno giungono alla ventiseiesima edizione. In particolare, è nominato per: Miglior spettacolo, per El Reló Producciones; Miglior regia, per lo stesso Gabriel Olivares; Best Stage Space Design, di Marta Guedán; Miglior Attrice e Miglior Autore Teatrale, per Alicia Montesquiu; e Migliori Costumi, di Mario Pinilla.

Lo spettacolo è stato presentato in anteprima nel gennaio 2022 al teatro Fernán Gómez Centro Cultural de la Villa de Madrid e continua con un tour nazionale. È una finzione basata sui personaggi reali che circondarono la morte del torero Manolete nella Plaza de Linares nel 1947.

Le protagoniste sono Alicia Montesquiu, Alicia Cabrera e Ana Turpin, che dipingono un ritratto del dopoguerra e della società franchista di quegli anni, quando le donne erano solo oggetti che non dovevano risaltare senza permesso. Una storia di inettitudine e oscurità che porta alla tragedia di diversi esseri: un uomo considerato un dio, un toro Miura chiamato 'Islero' e un'attrice innamorata.

“Donne coraggiose, creative, terribili, donne con molte cose da dare, buone e cattive, alla società che le ha seppellite nelle loro case. Nel caso del torero Manolete, la storia delle donne che lo circondavano è sorprendente. Si muovevano facendo e disfacendo una ragnatela attorno a lei, nel piccolo spazio che la società offriva a tutto ciò che è femminile.

Come ha spiegato in un comunicato El Reló Producciones, nel corso della storia si sono avute poche informazioni sulle donne che hanno circondato personaggi illustri dei tempi passati e più si pone l'attenzione su di loro, che sono rimaste nel contesto sociale, più ci si stupisce di quanto abbiamo trovato.

Oltre ad aver diretto e prodotto 'Las hermanas de Manolete', Olivares è direttore della compagnia El Reló Producciones. In precedenza ha scritto e diretto opere come "Festa del papà", "Arte", "L'importanza di chiamarsi Ernesto", "Burundanga", "Más apellidos vascos", "Windermere Club" e "La nostra città", tra gli altri.

È anche l'ideatore di TeatroLAB Madrid, una compagnia specializzata nella ricerca e nella formazione della recitazione che sviluppa il suo lavoro con i metodi Suzuki e Punti di vista scenici. Con questa compagnia ha adattato e diretto opere come "La Caja", "Nuestro Pueblo", "Gross Indecency" o "Proyecto Oedipo".