La CGUE esonera gli avvocati dal denunciare i propri clienti al Treasury Legal News

La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha verificato che l'obbligo degli avvocati di informare sulle operazioni di pianificazione fiscale aggressiva dei loro clienti viola il diritto al rispetto delle comunicazioni tra avvocato e cliente.

Con sentenza dell'8 dicembre 2022, la CGUE abbatte parte della direttiva nota come DAC6 sullo scambio automatico e obbligatorio di informazioni in materia fiscale in relazione ai meccanismi transfrontalieri di comunicazione delle informazioni.

"L'obbligo imposto all'avvocato di informare gli altri intermediari coinvolti non è necessario e viola il diritto al rispetto delle comunicazioni con il suo cliente", afferma la CGUE, la quale stabilisce anche che "tutti gli altri intermediari coinvolti in questa pianificazione e lo stesso avvocato contribuente sono soggetti all'obbligo di comunicazione delle informazioni, il che consente di garantire che l'Amministrazione finanziaria ne sia informata”.

Il tribunale, in risposta alla Corte costituzionale belga, assicura che "l'articolo 8 bis ter, paragrafo 5, della direttiva 2011/16 modificata viola il diritto al rispetto delle comunicazioni tra l'avvocato e il suo assistito, garantito dall'articolo 7 della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea”.

E ricordiamo che detto articolo “tutela la riservatezza di tutta la corrispondenza tra privati ​​e offre una tutela rafforzata in caso di scambi tra avvocati e loro assistiti. Questa specifica tutela del segreto professionale degli avvocati è giustificata perché essi affidano un fatto fondamentale in una società democratica, e cioè la difesa delle parti in causa».

DAC6 è la Direttiva (UE) 2018/822, del Consiglio, del 25 maggio 2018, che modifica la Direttiva 2011/16/UE e stabilisce l'obbligo per gli intermediari fiscali di informare le autorità fiscali sui meccanismi transfrontalieri che comportano comportamenti aggressivi pianificazione fiscale.

Il decreto che ha recepito tale direttiva in Belgio stabilisce che, quando un avvocato coinvolto nella pianificazione fiscale transfrontaliera è soggetto al segreto professionale, deve informare gli altri intermediari che non può effettuare la comunicazione di informazioni. Due organizzazioni professionali di avvocati hanno presentato ricorso dinanzi alla Corte costituzionale belga, ritenendo che non sia possibile adempiere a tale obbligo senza violare il segreto professionale. E la Costituzionale ha sollevato la questione alla CJUE.

Il recepimento in Spagna inizia con la legge 10/2020, del 29 dicembre 2021, che modifica la legge fiscale generale. A ciò sono seguite varie normative, che hanno coinciso con l'obbligo di dichiarare alcuni meccanismi transfrontalieri da parte dei contribuenti o degli intermediari.