Il Governo dà il via libera al disegno di legge sul cinema e la cultura audiovisiva Notizie giuridiche

Il governo dà libero sfogo a serie e film che vengono distribuiti direttamente su piattaforme video chiedendo di ricevere gli stessi aiuti dei lungometraggi nelle sale. E' questa la principale novità prevista nella bozza preliminare della nuova Legge sul Cinema e la Cultura Audiovisiva che il Consiglio dei Ministri ha approvato questo martedì, su proposta del Primo Vicepresidente e Ministro dell'Economia e della Trasformazione Digitale, Nadia Calviño, e della Ministro della Cultura e dello Sport, Miquel Iceta.

Dal 2007, anno di entrata in vigore della normativa vigente, e soprattutto negli ultimi anni, la filiera ha subito profondi cambiamenti. Abbiamo incorporato i nostri nuovi contenuti e servizi di distribuzione, valorizzazione e diffusione, tipici di un mercato globale e di una società caratterizzata dalla cultura e dall'economia digitale.

Questa legge, insieme alla legge generale sulla comunicazione audiovisiva, sono riforme incluse nel piano di ripresa il cui obiettivo è rafforzare il tessuto imprenditoriale e consolidare la Spagna come piattaforma di investimento audiovisivo e paese esportatore di prodotti audiovisivi.

Novità

Tra le principali novità spiccano l'estensione dei bandi di aiuto all'intera catena del valore del settore audiovisivo, il sostegno alla promozione internazionale di tutti gli audiovisivi, e non solo i film, e la tutela del patrimonio. Da qui il nuovo titolo della legge, che aggiunge il concetto di cultura audiovisiva a quello di cinema.

Include anche flessibilità e chiarimento dei requisiti per ottenere la nazionalità spagnola per i lavori. È un romanzo a favore della creatività, eliminando gli ostacoli che i requisiti della normativa vigente pongono alla creazione.

Optare invece per un sistema di correzione della classificazione in base all'età, assimilabile all'istituzione di contenuti audiovisivi nell'ambito dei servizi di comunicazione televisiva, lineare o audiovisiva a richiesta, al fine di configurare un sistema più coerente e flessibile.

È anche coinvolto nell'importanza della protezione e della diffusione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. È stato affrontato in modo più ampio, secondo la Raccomandazione della Commissione del 27 ottobre 2011, sulla digitalizzazione e l'accessibilità nella linea del materiale culturale e della conservazione digitale.

Tra le novità al riguardo, la Cineteca Spagnola è classificata come Sito di Interesse Culturale (BIC). Pertanto, sia le sue strutture che i suoi contenuti ottengono una protezione speciale. Sono inoltre previste linee di aiuto volte alla tutela del patrimonio audiovisivo.

Sono inoltre previste politiche innovative, finalizzate sia all'accesso delle persone con disabilità ai contenuti audiovisivi, sia al loro inserimento nel lavoro delle imprese beneficiarie degli aiuti.

Pertanto, l'incorporazione di sistemi di accessibilità è stabilita dalla legge come requisito per accedere agli aiuti per i lungometraggi e la distribuzione.

Consiglio di Stato della Cinematografia e della Cultura Audiovisiva

Si prevedeva invece la creazione del Consiglio di Stato per la Cinematografia e la Cultura Audiovisiva. Il suo obiettivo è il dialogo, la comunicazione e la cooperazione nel campo della cinematografia e della cultura audiovisiva tra tutti i soggetti coinvolti, comprese le comunità autonome, le pubbliche amministrazioni e il settore.

Vengono inoltre create nuove sovvenzioni per promuovere la diversità attraverso la distribuzione di film difficili da trasmettere in spazi alternativi o su Internet e sovvenzioni per la distribuzione internazionale.

Il Ministero della Cultura e dello Sport avvia ora un giro di contatti con i rappresentanti del settore, per presentare l'iniziativa e approfondire e arricchire il testo. Dopo questo processo, tornerà al Consiglio dei ministri e inizierà il suo processo parlamentare come disegno di legge.

Potenziamento del settore audiovisivo nel piano di ripresa

Il settore audiovisivo e cinematografico è una delle tavolozze del Recovery Plan che, oltre alle riforme normative, ha incluso tra i suoi oggetti un aumento del 30% della produzione audiovisiva in Spagna. In questo modo si prevede la mobilitazione di 1.603 milioni di euro e si rafforza la posizione della Spagna come hub audiovisivo europeo.