I direttori dei centri pubblici di Barcellona informano Cambray per il 25%

I direttori dei centri pubblici di Barcellona hanno aderito alla richiesta di informazioni richiesta al direttore della filiale, Josep Gonzàlez-Cambray, dai direttori del Maresme (Barcellona) in relazione all'applicazione del 25 per cento di materie in inglese e come li colpisce. Lo ha reso noto il consigliere in una e-mail e anche le famiglie, sottolineando la loro "preoccupazione" per il mantenimento del "modello linguistico" basato sull'immersione obbligatoria in catalano.

In questo modo, i direttori dell'Infanzia, Primaria, Educazione Secondaria e Speciale di Barcellona si sono uniti alla richiesta, avanzata da ABC questo venerdì, insieme ad altre petizioni per giustificare lo sciopero degli insegnanti del 15 marzo. I direttori hanno accusato Gonzàlez-Cambray di eliminarli dal "processo decisionale che sostituisce la quotidianità" dei centri educativi.

Nella lettera indirizzata alle famiglie, i direttori hanno assicurato di volere "dare ascolto ai bisogni dei centri per costruire davvero una scuola pubblica inclusiva di qualità", e hanno sottolineato che l'educazione non si improvvisa. Tra le motivazioni della protesta, oltre alla questione linguistica, c'è anche il ricorso al decreto scuola inclusiva, recuperare e migliorare le mascherine ante tagli, dare stabilità alle mascherine e mancanza di programmazione al Ministero.

Allo stesso modo, hanno fatto riferimento all'avanzamento del calendario scolastico, che "genera i nervi per ciò che comporta la pianificazione e l'organizzazione del corso", hanno rimproverato che non c'era consenso e si sono rammaricati che i nuovi curricula manderanno il peggio momento dell'impiccagione della gestione Covid dell'anno scolastico.

Nell'altra lettera, indirizzata al Ministro dell'Istruzione, i direttori hanno indicato di apprezzare la spinta alla trasformazione educativa, ma hanno sottolineato che essa deve essere accompagnata da maggiori risorse umane e finanziarie. E, in questa linea, hanno sottolineato che è necessario che tra centri e dipartimento ci sia "comunicazione e fiducia che si rifletta a livello sociale, promuovendo un'immagine di coesione", per la quale hanno chiesto un incontro per condividere questi preoccupazioni e ricevere risposte. .