Cinema 'made in' Castilla y León e firmato da una donna a Medina del Campo

La Medina del Campo stende il suo tappeto rosso questo venerdì per accogliere una nuova edizione della sua Settimana del cinema, che al ritorno alle date regolari dopo due edizioni alterate dalla pandemia riafferma il suo impegno per il lavoro dei nuovi registi e per la produzione realizzata nel Comunità.

Mancano otto giorni, fino al 19 marzo, per godersi il buon cinema proposto da un centinaio di cortometraggi selezionati tra gli oltre 2.700 pervenuti. I film concorreranno nelle cinque sezioni del festival, che presenterà anche lungometraggi del panorama cinematografico nazionale e internazionale e recensirà i classici di tutti i tempi della programmazione precedente.

Così, il 30° Concorso Nazionale di Cortometraggi riunirà 26 opere, di cui 20 saranno presentate in anteprima nel comune di Valladolid.

Tra i candidati al Roeles ci sono autori esordienti e registi veterani e rinomati, come Gonzalo Suárez e Carlos Saura, che hanno presentato rispettivamente 'Alas de tiniebla' e il documentario 'Rosa Rosae. La guerra civile', entrambi animati.

La sezione parallela 'La Otra Mirada' completa la rassegna del cortometraggio nazionale con altri 22 cortometraggi, cinque delle sue prime assolute, tra cui il nuovo film di Mabel Lozano 'Flores para Concha'.

In competizione anche noti registi di Secime come Iván Sainz Pardo di Valladolid ("Espinas"), il regista del XNUMX° secolo dell'ultima edizione, David Pérez Sañudo ("Vatios"); Ibán del Campo ("Serendipità"); Borja Soler ("Mindanao") o León Siminiani ("Sindrome dei silenziosi"), oltre a nuovi registi che debuttano alla regia, come Antonio Oliete ("La bici") e Carme Galmés ("Somni") .

Dal canto suo, il Concorso Internazionale di Cortometraggi presenterà 16 titoli dei quasi 1.400 ricevuti da tutto il mondo, tra cui due anteprime: l'americano 'Masaru', di Rubén Navarro, e l'iraniano 'Namhram', di Seyed Payam Hosseini.

Il blocco riservato alle produzioni Legate alla Comunità, che ha intravisto un peso importante, raccoglie in questa occasione 16 opere che saranno proiettate nelle sessioni successive. Le tre prime in questa sezione hanno una firma femminile e sono '8:19', di María Guerra; 'Forse domani', di Lucía Lobato, e 'Vorrei volere', co-diretto da Mario Jiménez, Cristina Peña e María Mena.

Oltre alle pubblicazioni in concorso, ce ne sono altre parallele come quella dedicata ai cortometraggi di fantascienza e horror e anche ai videoclip.

Gli spettatori che vengono a Medina avranno anche l'opportunità di vedere film stranieri che hanno già ottenuto il plauso della critica e del pubblico in vari festival. Alcuni sono stati addirittura nominati agli Oscar, come il candidato australiano in dodici categorie e il Golden Globe come miglior film, 'The Power of the Dog', di Jane Campion; il giapponese 'Drive my car', di Ryüsuke Hamaguchi, Golden Globe per il miglior film non inglese e nominato per quattro statuette dall'Accademia di Hollywood, e anche il candidato all'Oscar 'The worst person in the world', di Joachim Trier.

riconoscimenti

La Medina del Campo Film Week è stata riservata a questa pubblicazione in riconoscimento dell'attrice Petra Martínez, membro del cast di film come 'Bad Education', di Pedro Almodóvar e del cast di tante opere teatrali che riceveranno il Roel de Honor, mentre David Martín de los Santos, Vicky Luengo e Óscar de la Fuente saranno numerosi, rispettivamente, Regista, Attrice e Attore del XNUMX° Secolo.