AVT si mobilita contro il piano del governo di salvare 400 anni di carcere a 54 membri dell'ETA

"Siamo stufi, feriti, affondati e calpestati: abbiamo raggiunto il nostro limite". Così il presidente dell'Associazione vittime del terrorismo (AVT), Maite Araluce, ha dato il via all'atto che questo gruppo ha convocato ieri per dare cifre, numeri e date concrete all'iniziativa in cui il Governo sta già lavorando per realizzare uno dei vecchio uso dei detenuti dell'ETA: che le condanne che non pochi di loro hanno già scontato in Francia per diversi reati si possono detrarre in Spagna. Qualcosa che, ad oggi, è impedito da una legge approvata durante il governo Rajoy nel 2014 e avallata da tutti i tribunali spagnoli ed europei.

Fonti dello stesso governo hanno riconosciuto ad ABC la scorsa settimana che l'iniziativa

di modificare quella legge "è già in corso" e anche "chiaramente", che consentirebbe fino a 54 detenuti dell'ETA di salvare più di 400 anni di carcere, secondo calcoli dettagliati della stessa AVT.

Fino a 48 sono nelle carceri spagnole e più della metà per reati di sangue. Se questa misura riuscisse, come ha già previsto il Governo, ciascuno di loro risparmierebbe in media 7.8 anni di reclusione. In altre parole, tra tutti loro, si sarebbero scontati quasi 375 anni di condanna. Anche una dozzina quest'anno dovranno essere rilasciate subito o sospese grazie a quell'ipotetico sconto di condanne a cui ora non possono accedere.

Oltre a questi 48 in Spagna, ci sono un'altra dozzina di organi di informazione che sono attualmente nelle carceri francesi, ma con condanne in sospeso nel nostro paese, quindi almeno 54 membri dell'ETA potrebbero salvare più di 400 anni di carcere se il governo del PSOE e United We Can (UP) cambia la legge per consentire loro la deduzione della pena in Francia.

Questa iniziativa garantirebbe maggiori vantaggi ai detenuti dell'ETA, poiché, riducendo così considerevolmente tutti i termini, renderebbe loro anche più facile ottenere molto prima altri benefici penitenziari, come il terzo grado e la libertà vigilata.

sconti per decenni

Qualcuno avrebbe potuto inorridire più decenni di un colpo di stato rispetto alla sentenza inflitta dalla giustizia spagnola. È il caso di Félix Alberto López de Lacalle, la cui condanna non scade fino al 2036, ma verrebbe rilasciato subito dopo che i 23 anni in cui è stato incarcerato in Francia sono scontati se questa riforma giuridica va a buon fine.

Entro la metà del secolo, anche il maggior numero di possibili beneficiari sarà diversi, con più di un decennio di condanna rimasti indietro. Infatti quello che salverebbe di meno è Javier Zabalo, che accorcerebbe la sua pena di quasi quattro anni.

In questo nome ci sono anche i numeri che sono stati i maggiori responsabili dell'ETA e dei suoi peggiori crimini, come Kantauri, Txapote, Gheddafi, Anboto o Karaka, solo per citarne alcuni tra quelli che hanno causato più scompiglio. E, tra le sue vittime, il popolare Gregorio Ordóñez o Miguel Ángel Blanco, oi socialisti Fernando Múgica e Fernando Buesa, l'ex presidente della Corte costituzionale Francisco Tomás y Valiente.

Anche poliziotti, guardie civili, ertzainas, giornalisti o cittadini finora anonimi che sono stati uccisi, feriti o rapiti in tutta la Spagna. In una caserma a Saragozza, nei quartieri di Madrid, Santander, Córdoba o Bilbao. Negli aeroporti come Malaga e negli hotel di Alicante o Tarragona... L'elenco è lungo quanto straziante.

Per tutti questi motivi l'AVT ieri ha detto "basta" e ha annunciato che "nei prossimi giorni" indicherà una manifestazione contro le "manovre per modificare il quadro legislativo a vantaggio dei terroristi". Concederà inoltre che chiederà incontri con tutti i gruppi parlamentari -tranne Bildu- per trasferire il dossier che ha presentato ieri e combattere così questa riforma giuridica con figure e casi specifici come quelli citati.

"Non siamo morti"

Il presidente dell'AVT è stato fermo nel chiarire che "se dovremo tornare in piazza, non ci saranno dubbi che lo faremo" e ha aggiunto che le vittime dell'Eta "possiamo essere toccati e affondati, ma non siamo morti. " E lo faranno, come spiegherà la stessa Araluce, per mostrare il loro rifiuto di un governo "che non smette di ingannarci, licenziarci e usarci come merce di scambio".

Ha anche denunciato che l'Esecutivo presieduto da Pedro Sánchez "sta permettendo ai terroristi, oltre ad aver ucciso i nostri parenti, di ridere di noi". E non ha dimenticato il capo della politica carceraria come ministro dell'Interno, Fernando Grande-Marlaska, che ha accusato di aver perso "decenza e dignità".

Riguardo alla certezza che il PSOE e l'UP stanno già lavorando a questa "manovra" per ridurre le condanne dei membri dell'ETA -come hanno confermato a questo quotidiano fonti La Moncloa-, l'AVT assicura che "non abbiamo dubbi che questa difesa sia superiore a il tavolo del governo.