Il controverso centro commerciale accanto al Vaticano apre i battenti e cambia numero per evitare problemi legali

Giovedì scorso ha aperto i battenti il ​​'Caput Mundi Mall', un grande magazzino realizzato nelle strutture commerciali del grande parcheggio adiacente a San Pietro di proprietà del Vaticano, utilizzato ogni anno da almeno quattro milioni di pellegrini e che nel Giubileo Il 2025 attirerà 35 milioni

Originariamente doveva chiamarsi "Vatican Luxury Outlet" e come tale sarebbe apparso nei loro loghi e sulle loro pagine web. Ora si chiama semplicemente 'Caput Mundi'. I promotori hanno evitato di spiegare il cambio di numero, che secondo fonti vicine al Vaticano è giustificato per evitare conflitti legali, non avendo il diritto di utilizzare questo nome per scopi commerciali.

Le strutture si trovano in uno degli antichi sottopassaggi del Vaticano, e uno dei più accessibili è in Via della Conciliazione, il viale romano che conduce a Piazza San Pietro.

Il progetto originale, 'Vatican Luxury Outlet', ha sollevato qualche polemica la scorsa estate perché può essere presentato come una boutique di prodotti di lusso. Per placare gli animi, i promotori l'hanno soprannominata semplicemente 'Vatican Mall'.

A chi poi si scandalizzava dell'idea che cercassero profitto nella mediazione dei luoghi di pellegrinaggio, i promotori risposero che avrebbero dato lavoro diretto a 250 persone. "Non è un centro commerciale di lusso, anche se ospiterà i migliori marchi", ha detto alla ABC in ottobre. In queste settimane, prima e dopo l'inaugurazione, hanno evitato di rispondere alle ripetute richieste di informazioni inviate da questo giornale.

Per 10 milioni di euro

Secondo una nota pubblicata dalle agenzie italiane, nel progetto sono stati finora investiti 10 milioni di euro. Attualmente occupa un'area di 5.000 metri quadrati e conta almeno 40 stabilimenti, principalmente negozi di abbigliamento e souvenir, e ristoranti. In futuro avrà un supermercato e una libreria di una grande catena italiana.

Alterna con eleganza ristoranti, negozi e aree dedicate alle mostre d'arte o all'intrattenimento, senza separare muri. Appeso almeno per le prime settimane, esporrà alle sue pareti cinque opere firmate da Andy Warhol e la bambola ET utilizzata per il film di Steven Spielberg.

prodotti religiosi

Poiché la maggior parte dei turisti che la attraverseranno sono pellegrini, annovera tra i suoi negozi gioielli religiosi o curiosi ceri profumati dedicati ai santi, che nascondono al loro interno una medaglia. Si presume che sarà un prodotto progettato in California. Garantiscono che una parte dei profitti derivanti dalla vendita di questi oggetti vada in beneficenza.

Il tempo dirà se l'idea prende piede. Per riuscirci dovranno ridisegnare il percorso delle 10 persone che ogni giorno scendono da un autobus in quel parcheggio, in modo che attraversino la zona commerciale. Ovviamente lo spazio cerca di intercettare le miglia dei turisti delle navi da crociera che arrivano nella Città Eterna, visto che il layout è simile ai duty free degli aeroporti.

Il Vaticano, proprietario dei locali, segue con interesse l'operazione, ma, con saggia prudenza, giovedì scorso ha evitato di inviare un suo rappresentante all'inaugurazione.