Il Belgio rileva un calo nell'attività delle spie russe

Enrico SerbetoSEGUI, CONTINUA

Le autorità belghe hanno rilevato una notevole diminuzione dell'attività delle spie russe a Bruxelles non appena è iniziata l'invasione dell'Ucraina. In quanto sede di numerose istituzioni internazionali, in particolare dell'Unione Europea e della NATO, la città è un luogo in cui i servizi di spionaggio di tutto il mondo cercano di ottenere informazioni con tutti i mezzi. Secondo il portale "Politico.eu", la Russia sospetta che almeno un terzo dei suoi diplomatici nelle sue diverse rappresentanze siano spie camuffate in abiti diplomatici, il che significa che il loro numero potrebbe essere almeno intorno alle due dozzine.

Ciò che i servizi di controspionaggio belga hanno rilevato in questi giorni è che gli agenti russi hanno ridotto la loro attività e ora evitano movimenti bruschi o attività molto pulite.

Le spie usano coperture più forti e adottano ogni tipo di contromisure di sicurezza, probabilmente per evitare di essere scoperte in una situazione compromettente, che in queste circostanze significherebbe una grave crisi.

Il Belgio è un paese che si occupa ancora di questo tema con una legislazione precedente alla seconda guerra mondiale, che non prevede pene molto severe per lo spionaggio, che ha innescato numerose iniziative tra cui quella del Parlamento europeo, che ha recentemente istituito il governo belga per qu 'modifica legislativa per portarla alla situazione attuale.

I responsabili delle istituzioni europee sono consapevoli delle limitazioni temporanee che il loro scopo è quello di distinguere i servizi di informazione. A volte scoprirete dei microfoni sui tavoli della vecchia sala riunioni del Consiglio europeo. Attualmente, prima di ogni vertice, l'edificio moderno deve essere svuotato di tutti i suoi occupanti in modo che la polizia belga ei servizi di sicurezza del Consiglio possano perquisire ogni angolo davanti ai capi di Stato o di governo.